CAMPIONATI DEL MONDO BUDAPEST 2013 PRESENTAZIONE DELLE SQUADRE: SCIABOLA IL CT GIOVANNI SIROVICH: “GRUPPO COMPATTO CAPACE DI ESPRIMERSI AL MEGLIO”

Sirovich

Mancano cinque giorni all’esordio dell’Italia ai Mondiali Assoluti e Paralimpici Budapest 2013. Il primo azzurro a salire in pedana, alle 9.00 di lunedi 5 agosto, sarà Aldo Montano.
Il campione olimpico di Atene2004 e bronzo a squadre a Pechino2008 e Londra2012, oltre che campione del Mondo in carica, sarà infatti l’unico sciabolatore azzurro che dovrà affrontare la fase di qualificazione della prova individuale. Gli infortuni che hanno costellato la stagione lo hanno infatti fatto scivolare oltre la posizione numero 16 del ranking mondiale.
Sulle larghe spalle del livornese, quindi, ricadrà la responsabilità di inaugurare il Mondiale azzurro e, nella fattispecie, per la sciabola italiana.
“Con Aldo in pedana inizieremo un Mondiale che abbiamo preparato con attenzione – dice il Commissario tecnico della Nazionale azzurra di sciabola, Giovanni Sirovich -. Siamo ben consapevoli che, nonostante si tratti del Mondiale nell’anno post-olimpico, questo rappresenta un momento agonistico dal valore altissimo. Noi, complessivamente, arriviamo nelle condizioni di poter esprimere il potenziale di un gruppo compatto”.

VECCHI

(Foto di Augusto Bizzi)
Sirovich passa poi in rassegna le singole specialità. “Per quanto riguarda la sciabola femminile – analizza il CT – ci approcciamo al Campionato del Mondo potendo contare su due atlete quali Irene Vecchi e Ilaria Bianco che sono in condizione di giocarsi ottime chanches. Irene Vecchi ha dalla sua una stagione che le ha portato la consapevolezza di essere tra le atlete di vertice. Ilaria Bianco, dal canto suo, può sfruttare al meglio la grande esperienza in campo internazionale, che in un contesto importante quale il Mondiale si rivela una preziosa alleata. Il quartetto dell’individuale si completa poi con Livia Stagni e Rossella Gregorio, reduci da una stagione di alti e bassi ma che hanno conquistato la fiducia a suon di buone prestazioni. Nella prova a squadre si aggiungerà poi Lucrezia Sinigaglia. C’è del lavoro ancora da fare, soprattutto in prospettiva Rio2016, ma credo che ci si è avviati su un binario che può portare frutti positivi”.
Dalla sciabola femminile a quella maschile. “Il dato emblematico è il ritorno in vetta al ranking a squadre. Questo – sottolinea Giovanni Sirovich – è un indicatore delle qualità degli azzurri. Diego Occhiuzzi è attuale numero 1 del ranking individuale di Coppa del Mondo ed è stato, fin qui, l’atleta che ha espresso la miglior scherma dell’intero circuito mondiale. A lui si aggiunge Aldo Montano che, nonostante gli infortunii, rappresenta un atleta top e temuto da tutti, oltre a Luigi Samele che, a mio avviso, potrà avere la sua grande occasione. Assieme a questi tre assi vi è poi il giovane Enrico “Carletto” Berrè. La medaglia conquistata agli Europei ha sbalordito tanti, ma non chi ha sempre creduto in lui. Un atleta così giovane che, alla sua prima vera stagione di Coppa del Mondo, conquista una medaglia continentale ed entra tra i primi 16 del ranking mondiale, ha grandi prospettive, non solo nel medio e lungo periodo. A squadre? Bè, ogni anno partiamo con un obiettivo. Sperando che sia la volta buona!”. Il gruppo della sciabola azzurra si completa con i maestri di staff Nicola Zanotti, Leonardo Caserta e Lucio Landi.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della
Federazione Italiana Scherma

CAMPIONATI DEL MONDO BUDAPEST2013 PRESENTAZIONE DELLE SQUADRE: SCHERMA PARALIMPICA PUNTE DI DIAMANTE ED ESORDIENTI IN QUELLA CHE E’ LA “QUARTA ARMA”

Un anno dopo aver accolto il ritiro prima delle Paralimpiadi Londra2012, Montecatini Terme torna ad ospitare la Nazionale di scherma paralimpica, nell’ultima seduta d’allenamento in vista dei Campionati del Mondo Budapest2013. Matteo Betti, Marco Cima, Andrea Macrì, Alessio Sarri, Beatrice Vio, Marcella Li Brizzi e William Russo stanno affrontando nel centro termale pistoiese, la fase di rifinitura prima di preparare le valige e volare verso l’Ungheria, dove saranno protagonisti delle prove paralimpiche in programma dal 7 al 12 agosto.
“La scelta di tornare a Montecatini Terme – spiega il Commissario tecnico, Fabio Giovannini – non è stata di certo dettata dalla scaramanzia, quanto invece dall’accoglienza ricevuta lo scorso anno, anche in virtù del lavoro organizzativo coordinato dal Comitato regionale Toscana. A questo si aggiunge la possibilità di contare su un numero importante di sparring partner che ci consente di poter ottimizzare la fase di preparazione al Mondiale”.
Quest’oggi, ad “interrompere” l’allenamento della Nazionale azzurra di scherma paralimpica, è giunto il Presidente federale, Giorgio Scarso, accompagnato dal Presidente del Comitato regionale FederScherma Toscana, Edoardo Morini ed accolto anche dall’Assessore allo Sport del comune di Montecatini Terme, Stefano Pucci.
“La scherma paralimpica è oramai divenuta appieno parte integrante e “quarta arma” della scherma azzurra – ha esordito il Presidente federale -. Questo significa che, alla stessa stregua delle altre tre armi, anche su di voi sono riposte le speranze di tutto il movimento schermistico italiano. Siamo ben consapevoli del vostro valore dimostrato non solo a Londra lo scorso anno, ma anche nel corso di questa stagione di Coppa del Mondo. Ecco perché sono più che convinto che a Budapest potrete contribuire ad inorgoglire l’Italia”.
“Il Presidente conosce come noi il valore dei singoli – dice il Commissario tecnico Fabio Giovannini -. L’obiettivo sarà quello di ripagare la fiducia. In questi allenamenti i ragazzi hanno lavorato tanto e bene, superando anche alcune fasi delicate dovute a momenti personali. L’obiettivo di questi ultimi giorni è permettere a ciascuno di arrivare a Budapest al top per poi potersi giocare al meglio le proprie chanche”.
La squadra azzurra arriva in Ungheria con delle punte di diamante. Dal campione del Mondo in carica nella categoria C, William Russo, a Matteo Betti ed Alessio Sarri medagliati alle Paralimpiadi Londra2012 e vincitori della Coppa del Mondo nel fioretto e nella sciabola, senza tralasciare poi Marco Cima ed Andrea Macrì, componenti della squadra argento mondiale a Catania2011, oltre a Beatrice Vio, protagonista della stagione di Coppa del Mondo nel fioretto femminile categoria B ed a Marcella Li Brizzi che sarà al suo esordio in una rassegna iridata.
A seguire gli azzurri a Budapest, oltre al Commissario tecnico, Fabio Giovannini, ci saranno anche i maestri Giuseppe De Santis e Giuseppe Costanzo, oltre allo staff medico composto dalla dottoressa Adelaide Josy De Matti, dal fisioterapista Dario Maniscalco e dal tecnico delle armi Giorgio Fiume. Il capodelegazione per la scherma paralimpica sarà Giampiero Pastore, il quale, insieme al Vice Presidente vicario della FederScherma, Paolo Azzi, sarà protagonista di una conferenza stampa, in programma giovedi 1 agosto a Montecatini Terme, promossa dall’Amministrazione Comunale e dal Comitato regionale FederScherma Toscana.

Scherma Paralimpica
Matteo Betti (Cat. A – Fm – SpM – Fm squadra), Andrea Macrì (Cat. A – Fm – SpM – Fm squadra), Marco Cima (Cat. B – Fm – Fm squadra), Alessio Sarri (Cat. B – Fm – ScM – Fm squadra), William Russo (Cat. C – Fm – SpM), Marcella Li Brizzi (Cat. A – Ff – SpF), Beatrice Vio (Cat. B – Ff)

DELEGAZIONE
Presidente FederScherma: Giorgio Scarso
Segretario Generale FederScherma: Marco Cannella
Capo Delegazione – Paralimpica: Giampiero Pastore
Commissario tecnico – Paralimpica: Fabio Giovannini
Maestri – Paralimpica: Giuseppe Costanzo, Giuseppe De Santis
Medico – Paralimpica: Adelaide Josy De Matti
Fisioterapista – Paralimpica: Dario Maniscalco
Tecnico delle Armi – Paralimpica: Giorgio Fiume

Ufficio Stampa
Federazione Italiana Scherma

Morgan De Sanctis in giallorosso. L’opinione di Ermanno Petrocelli (Tutto Napoli)

De sanctis
Morgan De Sanctis è il portiere titolare della Roma 2013-14. Una scelta che ha creato divisioni nell’ambiente giallorosso, vista l’età del calciatore abruzzese e per via di una certa discontinuità negli ultimi anni. Per parlare di lui ci siamo rivolti ad uno che lo conosce bene, ovvero il collega Ermanno Petrocelli, collaboratore di “Tutto Napoli” e di “Swimbiz”. Un ritratto interessante e veritiero del “Pirata Morgan”.
Ermanno, De Sanctis e’ una buona scelta, per  la Roma?
Guarda, la Roma ha preso senza dubbio un portiere di esperienza e affidabilità. E’ un uomo spogliatoio, può sicuramente aiutare i senatori della squadra a tenere unito il gruppo e a far da chioccia ai giovani portieri giallorossi. I 4 anni di Napoli, oltre alle precedenti esperienze all’Udinese e all’estero (Galatasaray e Siviglia), lo hanno fatto diventare un punto di riferimento all’interno dei gruppi in cui ha militato. E non dimentichiamo anche le varie convocazioni in Nazionale.
 Come lo vedi nella difesa di Garcia?
La difesa della Roma, con la cessione di Marquinhos, ha sicuramente perso in qualità, ma l’innesto di Benatia garantisce muscoli e notevole atletismo. Con Mazzarri era il leader del pacchetto arretrato insieme a Campagnaro e Cannavaro, l’azione ripartiva spesso dai suoi lanci lunghi e dalle aperture verso gli esterni. Fa sentire la sua voce e non ha problemi ad integrarsi immediatamente nelle nuove realtà
 I suoi pregi e difetti?
 Bravo nelle uscite basse e nei tiri dalla distanza, più sofferente sulle palle alte. buon para rigori, cosi cosi sulle punizioni. Sufficiente anche nel gioco con i piedi
Un bilancio nei suoi anni napoletani?
La sua stagione migliore al Napoli è stata senza alcun dubbio la 2010/2011 (la sua seconda personale con la maglia azzurra, quella della prima qualificazione in Champions League), dove ha conquistato il primato assoluto di imbattibilità casalinga della storia del Napoli (799 minuti, il precedente era 763 minuti di Luciano Castellini, stagione 81/82) e dove è stato sempre presente in campo (unico calciatore della serie A). in totale, con la maglia del Napoli ha collezionato 175 presenze (tra campionato e coppe), subendo 191 gol. ha contribuito in maniera decisiva all’ottimo cammino in Champions (parò anche un rigore a Mario Gomez in occasione di Napoli-Bayern Monaco nel girone) e alla vittoria della Coppa Italia il 20 maggio del 2012. con gli anni è diventato idolo dei tifosi al punto che – appena uscite le voci di mercato che poi l’hanno effettivamente allontanato dal Napoli – hanno fatto uscire tutto il loro malcontento e delusione per la cessione. il giorno successivo alla firma con la Roma, Morgan ha acquistato una’intera pagina del Mattino e del Corriere dello Sport dove ha ringraziato i tifosi per questi 4 anni. Il bilancio, dunque, è estremamente positivo, anche se nel corso di questi anni non sono mancati errori o sbavature. 
Si può fare un paragone con portieri del passato?
Come stile nelle movenze, mi ricorda molto Barthez, pur considerando il francese molto più dotato tecnicamente. 
 L’età, un handicap per lui?
 Nella mia visione del calcio, il portiere è un ruolo fondamentale in cui l’esperienza deve essere al primo posto, forse anche più importante della tecnica stessa. Da questo punto di vista, le sue 36 primavere non rappresentano certo un problema. tra l’altro, nella sua carriera non hai mai subito grossi infortuni, quindi garantisce anche un’ottima tenuta fisica nonostante l’età avanzata. può assicurare alla Roma 2-3 stagioni ad alto livello
 
 Come lo collocheresti tra i migliori portieri di Serie A e tra quelli italiani?
In serie A lo colloco alle spalle di Handanovic (per me il migliore al momento), Marchetti e Buffon (anche se il portierone della Nazionale è in netta fase calante) e in attesa di esprimere un mio personale giudizio su Pepe Reina. Fra gli italiani, mi incuriosiscono molto Consigli, Viviano, Agazzi e Sirigu, ma considero Morgan ancora una spanna superiore (nonostante l’età)
Meglio lui o Stekelenburg?
Personalmente mi piaceva molto Stekelenburg, infatti quando ho letto della sua cessione mi sono stupito perchè la Roma aveva trovato un ottimo portiere. Con De Sanctis, la Roma ha perso probabilmente progettualità per il futuro, ma ha guadagnato in esperienza (cosa che è mancata un pò ovunque nelle ultime stagioni giallorosse). La Roma si è assicurata un portiere affidabile e un uomo fuori dal campo eccezionale e corretto. 
                                                                                             Gianluca Guarnieri

CS: 24h Roma Sport, ancora aperte le iscrizioni per l’area fitness

 

Sono aperte le iscrizioni per la 24h Roma Sport. Tre giorni di fitness e tanto divertimento accompagneranno l’VIII edizione della consolidata 24h di Roma, evento che, quest’anno, è aperto a tutti gli sport, non solo agli appassionati di mountain bike.
 
Giovedì 25 luglio è stato presentato l’ambito progetto che già si annuncia un grande successo. Alla presenza di illustri figure del panorama sportivo, Claudio Vettorel, Presidente dell’ASD Bike Park Roma, associazione che, insieme all’VIII Legione Romana, organizza l’evento, ha parlato della manifestazione come momento di integrazione, coesione e apertura alle famiglie. 
 
La 24h Roma Sport si avvarrà della collaborazione dello Sporting Club Paradise, che si inserisce nel progetto diventando parte integrante del successo, come ha spiegato, nel corso della conferenza stampa, Francesco Tamburlani, titolare del Centro sportivo di Via delle Capannelle: “La 24h Roma Sport nasce dall’idea di far divertire tutti, di coinvolgere la famiglia. Quando mi è stata proposta l’idea di partecipare alla 24h di Roma ne sono stato da subito entusiasta perché credo che i principi ispiratori dell’evento, vadano di pari passo con quelli del centro sportivo. Siamo convinti che la cura del corpo attivi un’energia positiva in  grado di migliorare l’umore e l’autostima, perciò che ben vengano iniziative di questo tipo che associano lo sport al divertimento e allo stare insieme”.
 
Paolo Valerio, Direttore dello Sporting Club Paradise, ha poi illustrato il programma della 3 giorni di total sport: “Saranno tre giorni all’insegna del fitness. Abbiamo creato un ambiente sano e divertente, organizzando corsi ad hoc rivolti sia ai bambini che agli adulti. Tutti i nostri istruttori sono altamente qualificati e questo la dice lunga sul successo della manifestazione. Chi si iscriverà alla 24h Roma Sport avrà la possibilità di praticare la Zumba, la disciplina del momento, che sta avendo un successo incredibile. Tanti altri, i corsi da noi proposti, dalla ginnastica dolce alla salsa, passando per il pilates ed il pump. E’ possibile iscriversi presso il nostro centro sportivo”.
 
Nel frattempo proseguono a ritmo sostenuto le iscrizioni alla 24h di Roma di mountain bike, organizzata dall’ASD Bike Park Roma e dall’VIII Legione Romana. La partenza dei bikers ci sarà alle ore 12 di sabato 14 settembre. 
Superati, da pochi giorni, i 1000 iscritti.

 

CRISTIANO CIOCCHETTI NUOVO ALLENATORE DELLA ROMA VIS NOVA

– Cristiano Ciocchetti è il nuovo allenatore della Roma Vis Nova Pallanuoto. Il Club di Viale Regina Margherita ha scelto il successore di Bruno Cufino raggiungendo un accordo con il tecnico romano per la Stagione 2013-2014. Reduce da un anno di stop dopo un lungo trascorso sulla panchina della Lazio, Ciocchetti fa il suo ritorno in giallorosso col Club che lo fece esordire nel 2006 e col quale sfiorò il doppio salto di categoria in due stagioni.

 

IL RITORNO – Cristiano Ciocchetti nasce a Roma il 2 Settembre del 1967. Al termine di una brillante carriera da giocatore (oltre 80 presenze in azzurro, trionfo con l’ Italia ai Giochi del Mediterraneo del 1991, una coppa LEN con la Roma Racing nel 1993-94), Ciocchetti inizia la sua avventura da allenatore facendo il vice nella Nazionale di Pierluigi Formiconi dal 2004 al 2006, fino a quando l’allora squadra di A2 della Vis Nova non gli consegna le chiavi della sua prima panchina. Subentrato al dimissionario Marco Salvatori a poche giornate dal termine di una stagione che avrebbe portato alla retrocessione in Serie B la squadra giallorossa, Ciocchetti inizia a costruire un organico formato da atleti giovanissimi e di sicuro valore. Nella Stagione 2006-2007, anno della rinata ‘Roma Vis Nova’, Ciocchetti centra subito la promozione riportando nuovamente i leoni in Serie A2. L’ ottimo lavoro del tecnico capitolino prosegue anche nel 2007-2008, quando la Roma Vis Nova sfiora il doppio salto di categoria in due anni: con lui infatti i giallorossi raggiungono immediatamente i playoff promozione, combattendo per un pass nella massima serie nazionale il sette capitolino però si arrende in semifinale ai rigori contro il Camogli. L’anno seguente il tecnico passa alla Lazio insieme ad un blocco di cinque importanti giocatori giallorossi: Innocenzi, Pappacena, Spiezio, Faiella e Di Rocco. La sua permanenza in biancoceleste dura quattro stagioni, fino al 2011-2012, quando la Lazio di Ciocchetti chiude prima e imbattuta il Campionato di A2 e vince i playoff facendo il suo ritorno in A1.

Esaurito il suo anno sabbatico, Cristiano Ciocchetti è dunque pronto a rituffarsi in una nuova avventura, in giallorosso ritroverà un gruppo con alcuni di quei giocatori che l’avevano seguito in biancoceleste nel 2008 e coi quali sarà chiamato a preparare la stagione del riscatto.

Il nuovo tecnico giallorosso parlerà attraverso un comunicato stampa che verrà diramato prossimamente.

 

Pizzo, Sarri, Vecchi: 3 speranze azzurre per Budapest. Intervista ai 3 campioni della Scherma italiana alla vigilia del campionato del Mondo!

3 storie, 3 speranze, 3 personalità diverse. Paolo, Alessio ed Irene, 3 punte della spedizione azzurra a Budapest. Li abbiamo sentiti tutti e tre a poco dall’inizio del Campionato del Mondo ungherese. Uno spadista, uno sciabolatore-Fiorettista e una Sciabolatrice, tutti e tre con chance di Medaglia e di Podio.

PAOLO PIZZO

Pizzo vince

D. Paolo, il Mondiale di Budapest sta arrivando: devi difendere un titolo mondiale fantastico vinto a Catania (2011). Ti senti pronto?

R. Sì, sono pronto, come qualsiasi atleta debba confermare un titolo vinto. Come nella vita, quando si deve confermare un risultato raggiunto. Non vedo l’ora di salire in pedana e, nonostante le mille difficoltà di quest’anno, spero di fare del mio meglio.

D. Sappiamo che il percorso post-olimpico, per te è stato particolarmente difficile, soprattutto a livello fisico, ma, hai saputo stringere i denti, da grande combattente, continuando a “non mollare mai”, che fa parte della tua filosofia di vita.

R. Sì, non finisce mai di imparare, nella vita come nello sport. Quando arrivi all’apice, succede sempre qualcosa di strano. Il bello è mettersi di nuovo in discussione, cercando ancora una volta di stupire il mondo.

D. Gli avversari di Budapest che ritieni maggiormente insidiosi. Chi pensi possa sbarrarti la strada, per la riconferma del Mondiale?

R. Sicuramente, visto che si gioca in casa, gli ungheresi avranno il dente avvelenato. Siamo un bel gruppo, abbiamo lavorato bene dietro le quinte, dimostrando che l’Italia può essere grande, ancora una volta.

D. La prova a squadre, un bel gruppo che funziona, che ha fatto belle cose quest’inverno. Ovviamente, puntate al “bersaglio grosso”.

R. E’ innegabile. Il percorso della qualifica olimpica parte qui. Bisogna dimostrare subito di essere forti. Il titolo mondiale fa gola a tutti, figuriamoci a noi, che siamo un gruppo di forti individualisti, dobbiamo compattarci per fare il meglio possibile.

In bocca al lupo, Paolo….

Crepi. Grazie a te, Gianluca

Paolone

ALESSIO SARRI

Sarri esulta

D. Alessio, come vedi in prospettiva questo Mondiale ungherese? Tu che sei una punta di diamante della Scherma paralimpica italiana?

R. Mi fanno molto piacere queste parole. Per quel che riguarda la Scherma paralimpica, non ci sono solo io, a livello agonistico, ma ci sono altri componenti, come Marco Cima, Andrea Betti, Andrea Macrì e l’esordiente Bebe Vio, persone molto unite ed insieme a me, formano un gruppo unito che, forse, a Budapest farà molto bene.

D. Marca ormai pochissimo al Mondiale. Ti senti pronto? Temi qualcuno in particolare?

R. Mi sento pronto. Per quel che riguarda gli avversari, direi che sono sempre gli stessi: Cina, Honk-Kong, Ucraina. Se tiriamo come sappiamo, potremmo battercela per salire su qualsiasi gradino del podio.

D. Ti sei sposato da poco. Quanto è importante il matrimonio per la vita di un atleta?

R. Mah, io penso che il matrimonio sia importante per chiunque. Ovviamente, è qualcosa di impegnativo ed è capitato in un momento in cui stavo impostando la preparazione per il Mondiale, il ritiro con la Nazionale e via dicendo. Mi sono sposato il 23 giugno e, il giorno dopo, ero già in ritiro con i miei compagni. Più che una moglie, ho un grande tesoro.

D. Per concludere con un altro argomento: sei un grande tifoso della Roma. Come vedi il futuro della squadra giallorossa con il nuovo tecnico Rudy Garcia?

R. Spero sia un buon futuro, anche perché, andare peggio, mi pare difficile. Un grande in bocca al lupo a Garcia e, a tutta la Roma.

Grazie, Alessio!

“A te. E’ un piacere”

Alessio-Sarri-Bizzi

IRENE VECCHI

Vecchi super

D. Irene, manca poco alle sfide di Budapest. Come ti senti?

R. Stiamo arrivando, anche se manca ancora qualche giorno, quindi, ancora nell’ottica non ci sono. Comunque, ci stiamo preparando e faremo il ritiro, prima a Roma e poi a Formia.

D. A Zagabria hai vinto uno splendido bronzo e poi c’è stato un altro terzo posto (a squadre), un po’ thrilling. Hai voluto creare suspence?

R. E’ stato un bronzo al cardiopalma. Speriamo che, se dovesse essere ancora così, che ci porti almeno un riconoscimento. Comunque, prometto di non ripetere una cosa del genere (ride).

D. A tuo avviso, Olga Kharlan, sarà l’avversaria da battere?

R. Beh, abbiamo una lista molto lunga, tante persone in lizza per una medaglia. Ci presentiamo con la consapevolezza di essere pronte e, ce la giochiamo.

D. In conclusione, la vostra sarà una “squadra nuova”, infatti mancheranno delle atlete storiche per la squadra di Sciabola, ad esempio Gioia Marzocca e, Ilaria Bianco, salirà in pedana solo per la gara individuale. Ti sei trovata bene con le tue compagne?

R. Sì, è una squadra giovane, ma ha già dimostrato di poter valere una bella medaglia. Andiamo a Budapest con la consapevolezza di aver vinto un bel bronzo e che ci possiamo giocare qualcosa di importante. E’ la prima volta che ci presentiamo senza le veterane, ma sono sicura che le nostre ex compagne faranno il tifo per noi.

D. E noi faremo il tifo per Irene Vecchi, perché è una fuoriclasse.

R. Grazie mille!!!

Irene VECCHI esulta

Gianluca Guarnieri

“Ary Erri” è pronta per Budapest. Intervista ad Arianna Errigo, alla vigilia del Mondiale ungherese

Arianna Errigo Fioretto femminile

 

A George Lucas piacerebbe molto. Probabilmente al padre di “Star Wars” potrebbe ricordare un cavaliere Jedi in versione femminile, per il coraggio, la tempra e il modo aggressivo di imporsi in pedana di fronte alle malcapitate avversarie. Se fosse nata in un’epoca passata, sarebbe stata forse una sorta di “Braveheart” in gonnella (non in kilt), che non avrebbe stonato di fronte a crudeli sovrani medioevali e romantici ribelli scozzesi. Per fortuna dello sport italiano, Arianna Errigo è nata ai giorni nostri ed è una delle fiorettiste più forti di sempre. Il “Dream Team” ha un assoluto bisogno di lei, per potersi riproporre quale team favorito nella Kermesse mondiale di Budapest dove le Campionesse olimpiche dovranno affrontare le rivali provenienti da tutto il mondo. Ary è pronta alla battaglia come sempre. La incontriamo nel palazzo del Coni a Roma, in una giornata caldissima nella Capitale.

Ary sorridi

 

D. In primis, ti era piaciuto il soprannome da me usato (“Ari Skywalker”), in occasione della “Coppa del Mondo” a Torino (dello scorso marzo), contro Francia e Russia, dopo la tua impresa epica?

R. Sì, fantastico, quella gara è stata qualcosa di eccezionale, anche perché non c’era nessun componente del “Dream Team”, quindi, non era una gara semplice.

D. Allora, sei pronta per l’appuntamento mondiale di Budapest, dove sei, ovviamente, una delle favorite

R. Sì, sono pronta. Ci stiamo allenando costantemente. Sabato iniziamo il nuovo ritiro. L’importante è arrivare senza rimpianti. Non sarà una gara semplice, ma, ce la giocheremo.

D. Avversarie come Francia, Russia e via dicendo, ma, tu e le tue compagne siete pronte, come sempre.

R. Sì, siamo pronte. Poi, c’è il ritorno di Valentina Vezzali a questi mondiali, quindi, ci sarà un valore aggiunto. Nella gara a squadre tenteremo di riconfermarci, invece, nella gara individuale, essendo io la numero uno del ranking, vorrei restarci e vincere la Coppa del Mondo.

arianna-errigo

 

(Foto di Augusto Bizzi)

D. Nell’ultima parte di stagione, hai dichiarato di provare un po’ di stanchezza nei confronti della Scherma. E’ passata questa sensazione, questo momento complesso?

R. Quest’anno, per me è stato complicato, anche perché ho dovuto abbandonare il mio maestro (Giovanni Bortolaso, n.d.a.), oltretutto, non nel migliore dei modi. Poi, mi sono dovuta trasferire ed allenarmi da sola. Inoltre, ho iniziato l’Università. L’anno post olimpico doveva essere di “rilassamento”, per poi ricominciare piano piano e, raggiungere la giusta forma. Invece, la voglia di dimostrare, un po’ per l’argento olimpico, sia perché mi allenavo da sola, mi ha fatto ricominciare “a mille” e sono arrivata ad aprile, davvero esausta, soprattutto a livello di testa. Non avevo più stimoli, mi ero svuotata, quindi, ho avuto questi due mesi in cui non avevo voglia di partecipare alle gare. Invece di “forzarmi”, ho preferito attendere e riposarmi, in vista di questi impegni importanti.

D. E’ stato un momento di stanchezza, a livello psicologico, abbastanza comprensibile.

R. Sì, perché, oltre a livello schermistico, c’è stato anche un grosso impegno mediatico (tra l’altro, non sono nemmeno abituata).

D. Quali sono le avversarie più temibili per la prossima sfida mondiale di Budapest?

R. Mah, quest’anno ho deciso di andare lì, senza pensare a nessuno, nel senso che, voglio imporre soprattutto la mia scherma. Poi, chi avrò di fronte, è lo stesso.

D. Sempre in attacco?

R. Certo. Sempre in attacco, se sarò in giornata, sennò, dovrò essere ad essere più paziente. Mi sto allenando e sto imparando.

D. Un saluto, da parte tua ad Ilaria Salvatori, in dolce attesa.

R. Sicuramente. Sono contentissima per lei, perché lo desiderava davvero. Se lo merita e, le auguro tutto il bene del mondo. Penso proprio che ci vedremo spesso, perché io mi alleno a Frascati e lei è di casa.

D. Arianna, in bocca al lupo per Budapest.

R. Crepi, grazie!

Gianluca Guarnieri

Ari-Eli

CS: PRESENTATA L’EDIZIONE 2013 DELLA 24H ROMA SPORT

La cornice dello Sporting Club Paradise ha ospitato la presentazione della 24h Roma Sport, evento che si terrà al Parco degli Acquedotti dal 13 al 15 settembre. La 24h di Roma, giunta all’ottava edizione, quest’anno non sarà più una gara di endurance in mountain bike, ma sarà una tre giorni di sport. Ci sarà infatti la possibilità per tutti di praticare i più svariati sport, dal fitness alla scherma, sia per i bambini che per gli adulti.

 Claudio Vettorel, organizzatore della 24h Roma Sport, ha affermato: “Siamo felici di aver instaurato una collaborazione con varie federazioni come quella della scherma e della canoa. Il villaggio non è più dedicato solamente al ciclista ma alla famiglia, sono tante le attività per i bambini come il calcetto, il rugby, la scherma e la 24 minuti, la gara di mountain bike per bambini. La gara per i corridori sarà su un circuito di 7,5 km da ripetere per 24 ore, gli iscritti sono già più di mille. Siamo felici che le istituzioni credano in noi, in particolare il presidente regionale Nicola Zingaretti”.

 Massimo Zibellini, Presidente Associazione Italiana Cultura e Sport  “Abbiamo ricevuto questo gradito invito dalla 24h Roma Sport. Il nostro binomio, cultura e sport, si lega benissimo allo spirito della manifestazione. Ci piace partecipare alla buona riuscita di eventi di questo tipo”

 Silvia Natali, Assessore per lo Sviluppo Locale Sport e Turismo del VII Municipio  “Vedo la manifestazione da diversi anni, pratico sport e la vivo da ciclista. Ho sempre creduto allo sport come elemento di mediazione sociale e di aggregazione. E’ una delle iniziative più importanti degli ultimi 7 anni sul territorio capitolino. Ci teniamo alla valorizzazione del Parco degli Acquedotti, come strumento per migliorare la qualità della vita”

 Umberto Soldatelli, Vice Presidente C.O.N.I Lazio  “Le istituzioni degli ultimi anni sono state poco attente agli eventi di massa e hanno teso lo sguardo solo a manifestazioni di altro genere. Noi, come Comitato regionale, possiamo affermare che c’è la volontà di ribaltare la strategia fino ad ora attuata, dando la possibilità anche alle famiglie di partecipare a queste manifestazioni. Ben vengano iniziative di questo tipo sostenute dalle Federazioni”

 Mauro Tanfi, Presidente Comitato Provinciale F.C. I Roma  “La 24h di Roma è un evento che, negli anni, ha preso sempre più spessore a livello nazionale. L’augurio è che possa coinvolgere tutte le realtà sportive del territorio”

 Stefano Salvatore, Presidente Federazione Italiana Scherma Regione Lazio  “Condividiamo i principi ispiratori della 24h Roma Sport e, sono sicuro, che si creerà una bella sinergia”

 

Intervista ad Elisa Di Francisca. Lo sport, la vita, la pedana e quello che ci circonda. Una chiacchierata a cuore aperto con la fuoriclasse di Jesi!

Di Fra

Straordinaria Elisa Di Francisca. La 2 volte medaglia d’Oro non finisce di stupire per la carica, la simpatia e voglia di vivere che fa trasparire in ogni cosa che fa. La fuoriclasse jesina sarà protagonista ai Campionati del Mondo di Budapest di Scherma, con il suo magico  fioretto, pronta a capitanare il “Dream Team” favorito d’obbligo per la vittoria finale. Elisa è tornata, dopo i guai fisici che l’avevano tormentata nell’inverno scorso, vincendo un fantastico Oro europeo, e facendo il Bis con le proprie compagne di squadra. E’  sempre un vulcano di energia e di simpatia, ma riserva anche momenti di acuta riflessione da donna di spiccata sensibilità, propria dei nati sotto il Segno del Sagittario.  La incontriamo al Coni per la manifestazione “Agosto Azzurro”

Elisa Loves Jesi (il suo indirizzo Twitter), ma tutta Italia ama Elisa…

Eh si, io vengo da Jesi ed è normale che ami la mia città, la mia città natale. Ma amo tutta l’Italia e tutti gli italiani e tutte le persone che mi fanno il tifo (ride)”.

Hai fatto un grandissimo europeo, medaglia d’Oro individuale, e a squadre come sempre con il “Dream Team”. Avevi avuto una stagione un pò complicata all’inizio poi, però, nel momento della difficoltà sei uscita fuori e hai vinto…

“Si è stato un anno un pò difficile: il cambio di Maestro, la febbre, mi sono rotta 2 costole, varie cose che mi hanno creato problemi. Poi però mi sono ripresa e sono contenta del rapporto che è sempre crescente con Giovanna e di aver vinto questo europeo che e molto importante per me”.

Di Francisca_Trillini

(Foto di Augusto Bizzi)

Ci pensi già a Budapest? E’ l’appuntamento clou dell’anno. Tu hai già vinto il titolo Mondiale individuale a Parigi nel 2010 e punterai al bis, ovviamente…

“Sicuramente ci penso. Ci stiamo allenando tantissimo e punto a giungere lì pronta, concentrata e preparata”.

Tu sei una vincente nata. Negli appuntamenti importanti non fallisci mai. Senti mai il peso di una responsabilità del genere?

“E’ una bella responsabilità. Non la vedo come un peso. Mi carica e mi da fiducia, anche in me stessa. Non la vedo come un peso, anzi come uno stimolo”. 

Mancherà una persona importante nel “Dream Team” ovvero Ilaria Salvatori, che sta aspettando un bambino. Il tuo saluto per una compagna di squadra alla quale siete tutti legati…

” Io sento sempre Ilaria al telefono. Insieme a Stefano è una persona che manca tantissimo. Con lei ho legato tantissimo, e spesso al telefono le dico: “Ilaria vienici a trovare, ci manchi tanto” . Ci divertivamo tantissimo a fare gli inni in pedana pre gara, Sono contenta perché sarà una mamma fantastica e le faccio tantissimi auguri e ci vedremo al ritiro di Norcia”.

Quanto è stato importante l’arrivo di Giovanna come tuo Maestro? Si è creato un feeling molto forte tra voi due…

“Si si, il rapporto c’era già. Era capitato che a volte, quando Stefano non ci fosse, lei mi avesse già seguito a fondo pedana, dandomi già dei consigli. c’è stato sempre un bellissimo rapporto fatto di rispetto e di ammirazione e adesso ci divertiamo insieme. Deve un attimo passare dall’atleta al maestro. Certe cose le vive come un assalto però piano piano ci riuscirà. già ha fatto tanti progressi (sorride)”.

Fioretto Femminile MEDAGLIA

(Foto di Augusto Bizzi)

C’eravamo visti una settimana prima della tua partenza per l’Africa, al “Marta Russo”. E’ stata un’esperienza che ti ha colpita umanamente. La rifarai? Ti è venuto un pò di Mal d’Africa?

“Mi è venuto subito dopo, perché lì è tutto un altro stile di vita. Ti lascia tanti colori, tanti odori. Una mentalità completamente diversa che ti fa affrontare con il sorriso la vita pur non avendo niente. poi ritorni qui e vedi lo stress, la confusione i clacson, il traffico, fare le cose per forza e lamentarsi, pur avendo anche troppo. Parlo per me, anche in primis, Io apro l’armadio e trovo tutti questi vestiti e tante cose, e poi metti sempre gli stessi. Se ognuno di noi riflettesse un pò di più su queste cose sarebbe meglio. E penso che anche la crisi, questo periodo che stiamo vivendo, non sia del tutto negativo proprio per questo”.

Una campionessa come te, un’atleta del tuo spessore non è distaccata dal resto della società italiana. E questo credo proprio sia importante…

“Si, non è staccata perchè noi siamo portatori di valori e di principi. Anche per i giovani, affinché crescano con dei valori. Diversi da quello che si sta vivendo adesso. Abbiamo visto in tanti ambienti…”

Senti la responsabilità di essere un pò il traino dello sport femminile italiano. Tu ed Arianna ad esempio?

“E’ bello. E’ stupendo. quando i bambini ti fermano e ti riconoscono. “Io voglio diventare come te” ti dicono. L’importante è non far capire che a tutti i costi si debba raggiungere la medaglia d’Oro. Fare le cose con passione. Io cerco di parlare ai bambini in questo modo. Se non si arriva ad una medaglia d’oro non succede niente. Ci sono tante cose nella vita, tanti risultati che valgono quanto una medaglia d’Oro. Vedi una famiglia, un lavoro, anche il più umile. Ci deve essere per forza una rincorsa a diventare campione”.

Tu ed Arianna siete la migliore testimonianza di come si è campionesse. Grazie Elisa e in bocca al lupo.

“Crepi il lupo e grazie a te”. 

Gianluca Guarnieri

Ari-Eli

In scena al Coni “Agosto Azzurro”. 7 federazioni tutte unite dal Tricolore

Ary sorridi

Agosto sarà il mese dello sport italiano. Infatti è stato presentato oggi nel salone delle feste del Coni al Foro Italico “Agosto Azzurro” , manifestazione che ha raggruppato ben 7 federazioni impegnate nel mese destinato al mare e alla tintarella, nei vari campionati del Mondo. Atletica leggera, Scherma, Canoa Kayak, Canotaggio Ginnastica ritmica, Judo e pentathlon moderno tutte coese verso un unico obiettivo, ovvero far trionfare la maglia azzurra. L’incontro di oggi ha portato al proscenio molti campioni, di ieri e di oggi, tecnici ed atleti, insieme a Dirigenti e allo stesso Presiente del Coni Giovanni Malagò, in prima battuta. Tanti gli atleti, dai Judoka con in primis Rosalba Forciniti, alle nuove “farfalle” della ritmica, agli atleti del Pentathlon (Claudia Cesarini) a Canottieri e canoisti, fino all’Atletica leggera (Vizzoni e Donato) per concludere con la Scherma. La Federazione guidata dal presidente Giorgio Scarso ha fatto un pò la parte del Leone, portando davanti ai riflettori un team di Medaglie Olimpico e di campioni del Mondo da brividi: Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Luigi Samele, Enrico Berré, Paolo Pizzo, Irene Vecchi, Alessio Sarri, tutti uniti come in un unico “Dream Team” pronti per la grande sfida di Budapest che aprirà le danze di “Agosto Azzurro”. Si punterà al bersaglio grosso, per una grande vittoria dello sport italiano. Lo spettacolo sta per andare in scena.

Agosto azzurro