Lo scorso anno era stata assente giustificata, perché in dolce attesa del suo secondogenito Andrea, ma per l’edizione 2013 di “Una Stella per Marta”, Valentina Vezzali è voluta esserci fortemente. La fuoriclasse marchigiana è stata protagonista , superando in 3 assalti le sue colleghe Valentina De Costanzo, Carolina Erba e Arianna Errigo, dimostrando di aver ritrovato una buona condizione atletica. Le sfide per lei, non sono finite e il futuro è ancora ricco di prove per la campionessa di Jesi.
Valentina, protagonista ancora una volta al Marta Russo. Sei la decana. Le tue emozioni nel partecipare ad una manifestazione tanto sentita…
“E’ sempre un’emozione grandissima nel venire qui e partecipare al Marta Russo. Non sono mancata mai, tranne lo scorso anno che ero incinta del mio secondo figlio. Io credo che ricordare Marta nel nome dello sport sia una cosa meravigliosa e non mi stancherò mai di ricordarlo, perché poi lo sport è un mondo di cui lei ha fatto parte e dove esistono regole, fair play e tante altre cose, e dove i bambini possono sognare di farne parte, e di diventare grandi campioni, sia in pedana che nella vita”.
La stagione 2013 è stata una stagione importante per te. Sei diventata mamma per la seconda volta. Sei diventata Parlamentare e a Budapest per l’ennesima volta, campionessa del Mondo. Quali confini ha Valentina Vezzali?
“Debbo dire di essere piuttosto stanca. Da settembre, dopo la maternità ho ripreso in pieno la mia attività parlamentare e debbo dire che è faticosissimo. e soprattutto quello che mi pesa maggiormente in questo momento è lo stare lontano dai miei figli. Se non avessi la mia mamma che mi aiuta di continuo, e mio marito non saprei cosa fare. Sono fortunata ad avere una bellissima famiglia e dei bambini fantastici”.
Parlavamo di confini, e mi ripeto. Quali confini può avere la Scherma azzurra, proiettata verso gli impegni futuri?
“La Scherma azzurra è praticamente il settore che ha regalato più allori allo sport italiano. E questo da oltre 100 anni. Nelle occasioni importanti non tradiamo mai. Il merito della Federazione è quello di lavorare non sul singolo, bensì sul collettivo e con atleti pronti a misurarsi sempre con i più forti del momento e a diventare competitivi. Di conseguenza si crea un ciclo virtuoso e che ha fatto coniare un motto nella mia Jesi, ma che si può estendere a tutta Italia, ovvero: “La scuola fa la scuola, i campioni fanno i campioni”.
Ti senti un esempio per le nuove generazioni, e per i ragazzi?
“Io me lo auguro. Mi auguro che tanti ragazzi possano prendermi da esempio, perché nella vita esiste il libro dei sogni e bisogna inseguire sempre quello che il nostro cuore ci detta. Non bisogna mai mollare, e io nella mia vita ho cercato sempre di andare avanti. Devo dire di essere sempre stata ripagata”.
Quanto è stata importante l’esperienza di Londra, da Portabandiera olimpica? Credo ti abbia particolarmente toccata, vero il poter rappresentare il nostro paese e tenere in alto la bandiera tricolore?
“Essere stata Portabandiera a Londra è stata una delle emozioni più grandi della mia vita. La porterò sempre con me, al pari di una vittoria olimpica. Sicuramente è stato anche un grandissimo onere, perché in quel momento rappresentavo tutta l’Italia e quindi dovevo dare l’esempio di tenacia e determinazione che ho dimostrato nella gara individuale di poche ore dopo. anche se non ho vinto l’Oro, ho vinto un Bronzo indimenticabile e l’ho vinto combattendo senza lasciarsi andare alla delusione della sconfitta precedente. Nella vita non bisogna mai mollare e rimettersi subito in piedi. E questo è lo spirito con cui ho affrontato quell’avventura.”
Non tutti hanno seguito il tuo esempio, nell’abbracciare la bandiera tricolore con tanto entusiasmo, Valentina…
“Ripeto, per quanto mi riguarda, sono orgogliosa di essere italiana e di aver visto salire la nostra bandiera tanto in alto. Ed ho cantato il nostro inno sempre a squarciagola perché noi italiani siamo speciali. A volte ci mettiamo in difficoltà da soli, ma alla fine con la nostra fantasia riusciamo sempre a farcela. Ci pieghiamo ma non ci spezziamo. Io ho girato il mondo, ma un paese come il nostro non l’ho mai visto. Bella come l’Italia e gli italiani è impossibile da trovare”.
Ci pensi già a Rio 2016? Sarebbe un ulteriore capitolo della tua incredibile carriere?
“In questo momento con la mia nuova attività di parlamentare, debbo cercare di pensare un passo alla volta, facendo coincidere sia la politica che i miei allenamenti. La Coppa del Mondo si aprirà nel prossimo Febbraio e ci condurrà fino al mondiale . Poi ci sarà la qualificazioni olimpica. Bisognerà edificare delle fondamenta molto solide altrimenti il castello virtuale non reggerebbe”.
Grazie Valentina e in bocca al lupo per tutta la tua vita!
“Grazie mille. Io mi sento giovanissima perché lo sport rende giovani e rende felici. E quello che mi auguro è che i nostri bambini possano iniziare a praticare lo sport fin dalle elementari. Io mi batterò affinché l’insegnante di scienze motorie possa diventare una figura fissa della scuola primaria. Ripeto, è importante dare una cultura ai nostri figli, ma allo stesso tempo creare una base per il loro sviluppo psico-motorio e di conseguenza questo potrebbe aiutarli per un miglio apprendimento a livello scolastico”.
Grazie ancora, Valentina
“Grazie a te”.
Gianluca Guarnieri
(foto by Paola Dalla Costa)