Montano Re di Padova. L’azzurro sconfigge Szilagyi in Coppa del Mondo di Sciabola.

 

Aldo-Montano-Catania11

I campioni si vedono nel momento delle difficoltà e di stringere i denti. Aldo Montano campione lo è. Eccome. Il fuoriclasse livornese, lo ha dimostrato ancora una volta oggi, aggiudicandosi il 59° Trofeo “Luxardo” a Padova. Sul gradino più alto del podio della “grande classica” del circuito di Coppa del Mondo di sciabola maschile è salito, dopo 59 edizioni, un protagonista della grande dinastia Montano. A festeggiare è la medaglia d’oro di Atene che trionfa in un palazzetto che riversa sull’azzurro affetto e tifo sincero, festeggiando con lui anche la matematica certezza della qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio2016. L’olimpionico azzurro si regala una giornata indimenticabile, culminata col successo in finale contro il campione olimpico di Londra2012, l’ungherese Aron Szilagyi col netto punteggio di 15-12, che porta a quattordici le prove di Coppa del Mondo vinte in carriera. L’urlo di gioia dell’atleta livornese si libera al cielo di Padova ed è intriso di più emozioni. “Una gioia incredibile – racconta a caldo Aldo Montano -. Questa gara sembrava “stregata” per la mia famiglia. In bacheca avevamo medaglie olimpiche, titoli iridati e tanto altro, ma mancava un “Luxardo”. In più – aggiunge Montano – festeggiare questo successo ed insieme la matematica qualificazione a Rio, aumenta l’entusiasmo e la soddisfazione. Ho avuto buone sensazioni sin dai primi assalti, poi però sono affiorati i mille e più acciacchi, dalla spalla alle gambe, sino ai crampi subìti ai quarti di finale. Ho stretto i denti, volevo arrivare più avanti possibile ed è stato bellissimo”. L’azzurro, dopo aver sconfitto per 15-12 il georgiano Beka Bazadze ed aver superato anche il belga Sepp Van Holsbeke col punteggio di 15-10, ha fermato l’avanzata del russo Veniamin Reshetnikov per 15-14. Con lo stesso punteggio, ai quarti di finale ha poi sconfitto l’iraniano Mojtaba Abedini col punteggio di 15-14, al termine di un assalto che ha visto l’azzurro soffrire per via di crampi alle gambe. Nonostante ciò, in semifinale l’azzurro ha stretto i denti superando il sudcoreano Junghwan Kim per 15-12, mandando in visibilio il folto pubblico presente e aprendo le porte per la finalissima poi conclusasi col successo azzurro. “Una grande soddisfazione professionale ed una emozione personale – commenta il Commissario tecnico della Nazionale azzurra di sciabola, Giovanni Sirovich -. Adesso dobbiamo essere bravi a proseguire nel trend positivo e la freschezza mentale per un apputamento importante in estate. E’ un successo che deve riuscire a trainare anche gli altri azzurri in lizza per la qualificazione olimpica. L’obiettivo adesso è questo!”.

Aldo Montano Esulta LUXARDO2016_1

(foto di Augusto Bizzi)

Si è invece conclusa alle porte dei quarti di finale la corsa di Massimiliano Murolo. L’atleta partenopeo dopo aver sconfitto nel primo assalto di giornata il francese Bolade Apithy per 15-10, ha vinto il derby azzurro contro Luigi Miracco per 15-11 prima di fermarsi contro il sudcoreano Junghwan Kim per 15-12.Oltre a Miracco, a fermarsi nel turno dei 32 sono stati anche Diego Occhiuzzi, sconfitto dal numero 1 del tabellone, il sudcoreano Bongil Gu per 15-11, e Giovanni Repetti eliminato dall’ungherese Andras Szatmari col punteggio di 15-8. Tabellone dei 32 “fatali” anche per Luca Curatoli, eliminato dal sudcoreano Junho Kim per 15-13, e per Gabriele Foschini superato 15-9 dal campione olimpico in carica, l’ungherese Aron Szilagyi. Stop nel primo turno del tabellone principale invece per quattro atleti italiani: Luigi Samele è stato sconfitto per 15-11 dal sudcoreano Sanguk Oh, Alberto Pellegrini, superato 15-11 nel derby da Giovanni Repetti, Dario Cavaliere, eliminato dall’iraniano Abedini pre 15-11, e Francesco Bonsanto che invece è stato superato 15-14 dal russo Kamil Ibragimov. Ieri, nella prima giornata, a fermarsi nel tabellone di qualificazione erano stati invece Gherardo Caranti, sconfitto per 15-13 dallo spagnolo Fernando Casares, Lorenzo Romano, eliminato per mano del russo Dmitry Danilenko per 15-6, Cristiano Imparato, fermato nel derby da Alberto Pellegrini per 15-8. Un derby ha fermato anche Leonardo Affede, sconfitto da Luigi Miracco per 15-10. Ad uscire di scena nell’assalto del tabellone di qualificazione sono stati anche Stefano Scepi, eliminato 15-13 dal tedesco Benedikt Wagner per 15-13, e Stefano Sbragia, fermatosi per infortunio nell’assalto contro l’ungherese Decsi.

Stop nel primo turno del tabellone di qualificazione per Francesco D’Armiento, sconfitto 15-10 da Alberto Pellegrini, e per Fabrizio Marino, eliminato dal russo Trushakov per 15-5. L’edizione 2016 del Trofeo “Luxardo” vivrà anche un’appendice nella giornata di lunedi. Si svolgerà infatti la Coppa Europa per club – Trofeo “Thermae Abano Montegrotto”, organizzata dal Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. Alla Coppa Europa parteciperanno ben otto squadre, tra cui le tre italiane: Fiamme Gialle, Fiamme Oro e Gemina Scherma.

COPPA DEL MONDO – SCIABOLA MASCHILE – Padova, 29-31 Gennaio 2016

Finale

Montano (ITA) b. Szilagyi (Hun) 15-12

Semifinali

Szilagyi (Hun) b. Ibragimov (Rus) 15-11

Montano (ITA) b. Kim Junghwan (Kor) 15-12

Quarti

Ibragimov (Rus) b. Szatmari (Hun) 15-11

Szilagyi (Hun) b. Oh Sanguk (Kor) 15-10

Kim Junghwan (Kor) b. Hartung (Ger) 15-8

Montano (ITA) b. Abedini (Iri) 15-14

Tabellone dei 16

Montano (ITA) b. Reshetnikov (Rus) 15-14

Kim Junghwan (Kor) b. Murolo (ITA) 15-12

Tabellone dei 32

Gu (Kor) b. Occhiuzzi (ITA) 15-11

Szatmari (Hun) b. Repetti (ITA) 15-8

Szilagyi (Hun) b. Foschini (ITA) 15-9

Murolo (ITA) b. Miracco (ITA) 15-11

Kim Junho (Kor) b. Curatoli (ITA) 15-13

Montano (ITA) b. Van Holsbeke (Bel) 15-10

Reshetnikov (Rus) b. Berrè (ITA) 15-14

Tabellone delle 64

Occhiuzzi (ITA) b. Redwanz (Ger) 15-10

Repetti (ITA) b. Pellegrini (ITA) 15-13

Ibragimov (Rus) b. Bonsanto (ITA) 15-14

Oh Sanguk (Kor) b. Samele (ITA) 15-11

Foschini (ITA) b. Iliasz (Hun) 15-7

Murolo (ITA) b. Apithy (Fra) 15-9

Miracco (ITA) b. Anstett (Fra) 15-8

Curatoli (ITA) b. Statsenko (Ukr) 15-12

Montano (ITA) b. Bazadze Beka (Geo) 15-13

Berrè (ITA) b. Kovalev (Rus) 15-11

Abedini (Iri) b. Cavaliere (ITA) 15-11

Tabellone dei 64 – qualificazione

Casares (Esp) b. Caranti (ITA) 15-13

Pellegrini (ITA) b. Imparato (ITA) 15-8

Danilenko (Rus) b. Romano (ITA) 15-6

Miracco (ITA) b. Affede (ITA) 15-10

Occhiuzzi (ITA) b. Chang (Hkg) 15-11

Bonsanto (ITA) b. Statsenko (Ukr) 15-13

Berrè (ITA) b. Kossuth (Hun) 15-12

Foschini (ITA) b. Yilidirim (Tur) 15-12

Wagner (Ger) b. Scepi (ITA) 15-13

Cavaliere (ITA) b. Amer (Egy) 15-14

Decsi (Hun) b. Sbragia (ITA) p.r.

Tabellone dei 128 – qualificazione

Caranti (ITA) – Grzegorek (Pol) 15-11

Imparato (ITA) b. Prochniak (Usa) 15-13

Pellegrini (ITA) b. D’Armiento (ITA) 15-10

Romano (ITA) b. Mardalishili (Geo) 15-12

Affede (ITA) b. Gert (Ger) 15-13

Bonsanto (ITA) b. Lambert (Fra) 15-10

Berrè (ITA) b. Miyayama (Jpn) 15-5

Trushakov (Rus) b. Marino (ITA) 15-5

Cavaliere (ITA) b. Firat (Tur) 15-10


Fase a gironi

Stefano Scepi: 5 vittorie, 1 sconfitta

Diego Occhiuzzi: 5 vittorie, 1 sconfitta

Stefano Sbragia: 5 vittorie, 1 sconfitta

Cristiano Imparato: 3 vittorie, 3 sconfitte

Francesco Bonsanto: 3 vittorie, 3 sconfitte

Fabrizio Marino: 3 vittorie, 3 sconfitte

Enrico Berrè: 3 vittorie, 3 sconfitte

Francesco D’Armiento: 2 vittorie, 4 sconfitte

Riccardo Nuccio: 5 vittorie, 1 sconfitta

Dario Cavaliere: 4 vittorie, 2 sconfitte

Giovanni Repetti: 6 vittorie, nessuna sconfitta

Leonardo Affede: 4 vittorie, 2 sconfitte

Luigi Miracco: 4 vittorie, 2 sconfitte

Luigi Samele: 5 vittorie, 1 sconfitta

Lorenzo Romano: 4 vittorie, 2 sconfitte

Gherardo Caranti: 4 vittorie, 2 sconfitte

Alberto Pellegrini: 4 vittorie, 2 sconfitte

Massimiliano Murolo: 6 vittorie, nessuna sconfitta

Gabriele Foschini: 5 vittorie, 1 sconfitta


Classifica (191): 1. Montano (ITA), 2. Szilagyi (Hun), 3. Kim Junghwan (Kor), 3. Ibragimov (Rus), 5. Hartung (Ger), 6. Abedini (Iri), 7. Oh Sanguk (Kor), 8. Szatmari (Hun).

13. Murolo (ITA), 18. Curatoli (ITA), 19. Repetti (ITA), 22. Occhiuzzi (ITA), 24. Foschini (ITA), 30. Miracco (ITA), 31. Berrè (ITA), 43. Samele (ITA), 52. Pellegrini (ITA), 53. Cavaliere (ITA), 65. Nuccio (ITA), 67. Scepi (ITA), 75. Affede (ITA), 80. Romano (ITA), 82. Caranti (ITA), 94. Imparato (ITA), 123. Marino (ITA), 134. D’Armiento (ITA).

Il fioretto ma anche una tesi di laurea. Il mondo di Benedetta Durando…

Durando 1

 

“Si, ho seguito le ragazze, via cellulare. Da lontano. Arianna (Errigo) non si è smentita. Ottima prestazione come sempre. Sono molto contenta per Martina Batini, che è giunta terza. Sai il primo anno, quando fai risultato può essere più semplice del confermarsi, e Martina ci sta riuscendo. Sono contenta per lei”. Benedetta Durando è rimasta legata al gruppo del fioretto femminile azzurro e non ci nasconde al telefono la sua contentezza per i (consueti) risultati positivi delle sue colleghe e compagne, a Danzica nella prima prova di Coppa del Mondo nell’anno olimpico. La Durando è sincera anche se il non essere convocata le lascia un fondo di amarezza che la fiorettista ligure, in forza ai Carabinieri, analizza con lucidità e senza polemiche: “Poi ci si fa l’abitudine. Ormai è un anno che non faccio gare di Coppa del Mondo. Mi mancano le mie compagne, mi mancano quei momenti di gara e di trasferta. quelli mi mancano molto, come le cene negli alberghi, tutti insieme. Quelli sono affidati ai ricordi ovviamente. Però ci sono e mi tengono compagnia. Non mi sento fuori. Chiaramente è una scelta tecnica. Non mi ferma perché altrimenti non mi sarei allenata oggi e non avrei più voglia di fare scherma. All’inizio ti dispiace, poi devi andare avanti e preparare le gare italiane che sono sempre complicate e molto distanti l’una dall’altra. Non è semplice perché poi fare una gara ogni due o tre mesi è difficile, ma dobbiamo mantenere una determinata concentrazione”. Il discorso vola sulle prossime olimpiadi, obiettivo assoluto per un atleta e che potrebbe essere un sogno non realizzabile, anche per una schemitrice di valore come la carabiniera di Rapallo: “credo non parteciperò mai ad un Olimpiade-afferma la Durando, con un pizzico di amarezza- non andai nel 2008 e nel 2012 dove fui riserva in casa. Poi nel fioretto femminile ci si sono state squadre fortissime con grandissime campionesse e ci si può anche accontentare di quello che si è fatto, in tutta onestà”. Benedetta si sofferma anche sulle figure-mito del fioretto femminile azzurro: ” Per la mia generazione, avere come punto di riferimento persone come Valentina Vezzali e Giovanna Trillini è stato importantissimo. Per come hanno vinto e quello che hanno vinto, ma soprattutto per l’esempio ma per come si allenavano e per il percorso che hanno intrapreso e per la loro lunga carriera. Due maestre. Non avremmo potuto fare quello che abbiamo fatto senza l’esempio di Valentina e Giovanna”. I rapporti con le compagne un altro argomento dibattuto: ” si sono create anche delle belle amicizie-prosegue Benedetta- quelle con cui mi sento più spesso sono Margherita Granbassi, Ilaria Salvatori, Valentina Cipriani e Carolina Erba. Ho abitato per 5 anni a Roma. Con Marghe vivevamo insieme e andavamo molto d’accordo. Con Carolina ci conosciamo da quando avevamo 5 anni, pensa un pò. E’ quella che conosco da più tempo. Ma anche con Elisa e Arianna ci sentiamo. Magari un pochino di meno, ma ci sentiamo. Poi Arianna è mia compagna di squadra nei Carabinieri”. Scherma ma non solo. Infatti la Durando è prossima alla laurea in Lettere, con una tesi storica di indubbio fascino ed interesse: “Si, dovrei discuterla a Giugno-dice Benedetta- e sarà sui campi di prigionia britannici durante la seconda guerra Mondiale, ed in particolare sul campo di Yol, in India ai piedi dell’Himalaya, dove furono rinchiusi oltre 10000 prigionieri italiani. Era un argomento interessante e ci sono tante storie da raccontare come quella di un prigioniero che riuscì a costruire una piccola macchina fotografica da un pacchetto di sigarette di metallo (le sigarette Waltham’s N.d.R.) e ha fatto un reportage di 500 fotografie. Mi ha appassionato molto l’argomento perché mio bisnonno è stato detenuto in quel campo ed è stato 6 anni in India”. Un argomento impegnativo per una atleta di cultura e fuori dal comune. In bocca al lupo, Benedetta.

 

Gianluca Guarnieri

Mara superstar! La Navarria si impone in Coppa del Mondo a Barcellona!

 

Mara Navarria Medaglia Barcellona

(Foto di Augusto Bizzi)

Mara Navarria si dimostra ancora una volta una delle migliori spadiste del mondo, andando a vincere a  Barcellona e regalandosi un prestigioso bis, dopo il successo di dicembre, sulla pedana di Doha. Giornata straordinaria quella della “mammina azzurra” che ha fatto della “freddezza” e dei nervi saldi la sua cifra distintiva soprattutto nella fase finale.
L’ultimo assalto contro la francese Lauren Rembi si è infatti concluso al minuto supplementare, con l’azzurra capace di piazzare la stoccata del 13-12, dopo che era riuscita a rimontare da un passivo di ben tre stoccate a meno di un minuto dalla fine del tempo regolamentare.
Era stata sempre l’azzurra a mantenere la calma sul finire della semifinale contro la quotata romena Ana Maria Branza Popescu, conclusasi con la vittoria di Mara Navarria per 9-8. 
L’atleta italiana, con questa vittoria, “vendica” il secondo posto conquistato sulle pedane di Barcellona esattamente dodici mesi fa.  La “cavalcata” di Mara Navarria era iniziata con il successo all’esordio di giornata contro la sudcoreana Yu Jinsil per 15-7, e successivamente aveva vinto per 15-7 il match contro l’altra romena Simona Gherman per 15-14, per poi superare l’estone Kristina Kuusk col punteggio di 15-11. Ai quarti era poi giunta la vittoria contro la tedesca Alexandra Ndolo per 15-9. L’atleta friulana era rimasta l’ultima azzurra in gara dopo che nel turno delle 16 si era conclusa l’avventura spagnola di Giulia Rizzi, Francesca Boscarelli e Francesca Quondamcarlo.
La prima, dopo aver superato la sudcoreana Young Mi Kang per 15-7 ed aver sconfitto la canadese Leonora Mackinnon con l’identico punteggio, è stata eliminata per mano della tedesca Ndolo per 15-8.
Francesca Boscarelli, dal canto suo, ha avuto ragione dapprima della statunitense Lindsay Campbell per 15-7 e poi, col punteggio di 15-12, della francese Auriane Mallo, ma a fermare la sua corsa è giunta la francese Lauren Rembi che ha inflitto il 9-8 finale. Francesca Quondamcarlo, invece, ha sconfitto per 15-9 l’israeliana Polina Melentiev nel primo assalto di giornata, proseguendo poi con la vittoria per 15-12 contro la sudcoreana Shin A Lam, prima di affrontare la russa Tatiana Logunova che ha avuto la meglio nell’assalto valido per approdare ai quarti, con il punteggio di 15-10.

Era stata eliminata nel turno delle 32 invece Rossella Fiamingo. La campionessa del Mondo in carica, dopo aver vinto per 15-11 contro l’australiana Halls nell’assalto d’esordio, è stata sconfitta 12-11 dalla russa Lyubov Shutova. 

Alla gara individuale manca Bianca Del Carretto, costretta a rimanere in hotel per via di un attacco influenzale. L’azzurra nel tardo pomeriggio, insieme allo staff medico azzurro, deciderà se riuscirà ad essere in pedana domani nella gara a squadre che mette in palio i punti per la qualificazione ai Giochi di Rio2016.

Si era conclusa ieri invece l’esperienza in Catalogna per le altre italiane, sconfitte nel tabellone preliminare. Nel secondo turno del tabellone di qualificazione Nicol Foietta è stata sconfitta dall’ungherese Antal per 15-12, Camilla Batini si è arresa alla polacca Piekarska per 15-10, con lo stesso punteggio anche Brenda Briasco ha perso dalla tedesca Multerer, mentre Luisa Tesserin è stata eliminata per mano della tedesca Kirschner per 13-12 e Marta Ferrari ha subìto il 15-13 dalla romena Tataran.
Stop nel primo turno del tabellone preliminare invece per Alberta Santuccio, superata 15-9 dall’australiana Halls.
Per domani è in programma la gara a squadre. L’Italia sarà in pedana col quartetto composto da Mara Navarria, Rossella Fiamingo, Francesca Boscarelli e Bianca Del Carretto.

 

Un Dream Team che non molla mai. Le azzurre piegano la Russia a Danzica, all’ultima stoccata!

fioretto femminile squadra Italia Saint Maur

(Foto di Augusto Bizzi)

 

Da brivido, da infarto ma come sempre trionfanti. Le campionesse azzurre dell’Italfioretto si confermano “Dream Team” dello sport italiano, sconfiggendo per l’ennesima volta la Russia, a Danzica, aggiudicandosi la terza prova a squadre di questa stagione di Coppa del Mondo. Il giorno dopo il successo di Arianna Errigo ed il terzo posto di Martina Batini nella prova individuale, le pedane polacche sono tornate ad accogliere le azzurre che sono salite in pedana col quartetto composto, oltre che dalle due protagoniste di ieri, anche con Alice Volpi e Chiara Cini. La finale contro le oramai rituali avversarie della Russia ha regalato un finale al cardiopalma. Le due squadre si sono equivalse per tutta la durata dell’assalto, giungendo alla nona ed ultima frazione con in pedana Arianna Errigo e l’iridata Inna Deriglazova. Quest’ultima è stata capace di rimontare il vantaggio dell’azzurra, giungendo sino al 44-44, prima di subire la stoccata di Arianna Errigo che ha quindi potuto festeggiare il bis dopo l’individuale. Nel primo assalto le italiane avevano superato il Venezuela per 45-13 approdando ai quarti di finale dove ad essere superata era stata la Cina col punteggio di 45-30. In semifinale era poi giunta la vittoria contro la Corea del Sud per 45-29.

Arianna Errigo non tradisce: sua la prova di Coppa del Mondo di Danzica!

Ancora una volta Ary . 

 Arianna Errigo è la trionfatrice della tappa di Danzica del circuito mondiale, per la seconda volta in stagione, dopo il successo dello scorso novembre a Saint Maur. La nazionale azzurra festeggia anche il terzo posto sul podio di Martina Batini, ribadendo a gran voce il suo ruolo di grande protagonista della stagione di Coppa del Mondo di fioretto femminile.
Basti pensare che nelle quattro prove stagionali fin qui svoltesi, l’Italia ha sempre piazzato almeno due atlete sul podio finali ed, ad eccezione della prova d’esordio ad ottobre a Cancun, a primeggiare con Alice Volpi ed Arianna Errigo. 
Anche a Danzica la fase finale della prova individuale è stata una sfida Italia-Russia, con le semifinali che hanno visto Arianna Errigo superare la campionessa del Mondo 2015, Inna Deriglazova per 15-12, e Martina Batini venire sconfitta per 15-10 dall’altra russa Aida Shanaeva.
A “vendicare” la compagna di Nazionale è stata Arianna Errigo che nell’assalto finale ha avuto la meglio sull’argento iridato 2015, col netto punteggio di 15-8.
Arianna Errigo aveva conquistato la certezza del podio, facendo suo l’assalto dei quarti di finale contro l’altra russa Ivanova per 15-14, dando seguito al successo nel turno dei 16, per 15-6, contro la compagna di Nazionale, Serena Teo.
Martina Batini, invece, dopo aver avuto la meglio nel turno dei 16 della statunitense Lee Kiefer per 15-6, aveva sconfitto ai quarti per 15-11 la canadese Eleanor Harvey. 
Ad uscire di scena nel turno delle 16, oltre alla Teo, erano state anche Elisa Di Francisca, eliminata col punteggio di 15-9 dalla polacca Martyna Jelinska, e Valentina Vezzali, sconfitta dalla russa Anastasia Ivanova per 10-4.
Si era interrotta nel turno delle 32 l’avanzata di Alice Volpi. L’azzurra, vincitrice del Grand Prix FIE di Torino, è stata sconfitta col punteggio di 15-14 dalla canadese Eleanor Harvey. 
Nel primo turno del tabellone principale, invece, si erano fermate Carolina Erba, sconfitta nel derby da Arianna Errigo per 15-12, Valentina Cipriani, superata dall’ungherese Aida Mohamed per 15-14, Beatrice Monaco, eliminata per mano della statunitense Ross per 15-8 e Valentina De Costanzo, battuta dalla sudcoreana Nam col punteggio di 15-10.Ieri, nella giornata dedicata alle qualificazioni, erano uscite di scena Elisa Vardaro, sconfitta 15-6 da Serena Teo, e Chiara Cini, eliminata dopo la fase a gironi.Arianna Errigo Medaglia Kazan

(foto Bizzi)

Domani si concluderà la tappa di Danzica con la gara a squadre che vedrà l’Italia salire in pedana col quartetto composto da Arianna Errigo, Martina Batini, Alice Volpi e Chiara Cini.


COPPA DEL MONDO – FIORETTO FEMMINILE – Danzica, 15-17 Gennaio 2016
Finale
Errigo (ITA) b. Shanaeva (Rus) 15-8
Semifinali
Shanaeva (Rus) b. Batini (ITA) 15-10
Errigo (ITA) b. Deriglazova (Rus) 15-12
Quarti
Shanaeva (Rus) b. Jelinska (Pol) 15-10
Batini (ITA) b. Harvey (Can) 15-11
Errigo (ITA) b. Ivanova (Rus) 15-14
Deriglazova (Rus) b. Mohamed (Hun) 15-8

Tabellone delle 16
Jelinska (Pol) b. Di Francisca (ITA) 15-9
Batini (ITA) b. Kiefer (Usa) 15-6
Errigo (ITA) b. Teo (ITA) 15-6
Ivanova (Rus) b. Vezzali (ITA) 10-4
Tabellone delle 32
Di Francisca (ITA) b. Lyczbinska (Pol) 12-11
Harvey (Can) b. Volpi (ITA) 15-14
Batini (ITA) b. Knapek (Hun) 15-3
Errigo (ITA) b. Biryukova (Rus) 15-9
Teo (ITA) b. Kreiss (Hun) 14-10
Vezzali (ITA) b. Lu (Usa) 15-11
Tabellone delle 64
Di Francisca (ITA) b. Comerford (Can) 15-2
Volpi (ITA) b. Noh Garam (Kor) 15-9
Batini (ITA) b. Lupkovics (Hun) 15-9
Errigo (ITA) b. Erba (ITA) 15-12
Teo (ITA) b. Guyart (Fra) 15-10
Vezzali (ITA) b. Gruchala (Pol) 10-9
Mohamed (Hun) b. Cipriani (ITA) 15-14
Ross (Usa) b. Monaco (ITA) 15-8
Nam (Kor) b. De Costanzo (ITA) 15-10

Tabellone delle 64 – qualificazione
Monaco (ITA) b. Varga K. (Hun) 15-6
Erba (ITA) b. Moskovska (Ukr) 15-5
Cipriani (ITA) b. Deschner (Usa) 15-4
Teo (ITA) b. Vardaro (ITA) 15-6
De Costanzo (ITA) b. Golebiowska (Pol) 15-9

Tabellone delle 128 – qualificazione
Erba (ITA) b. Casillas (Mex) 15-5
Vardaro (ITA) b. Lin (Hkg) 15-10

Fase a gironi
Valentina Cipriani: 5 vittorie, 1 sconfitta
Serena Teo: 4 vittorie, 2 sconfitte
Carolina Erba: 3 vittorie, 3 sconfitte
Chiara Cini: 2 vittorie, 4 sconfitte
Beatrice Monaco: 4 vittorie, 2 sconfitte
Valentina De Costanzo 4 vittorie, 2 sconfitte
Elisa Vardaro: 4 vittorie, 2 sconfitte


Classifica (169): 
1. Errigo (ITA), 2. Shanaeva (Rus), 3. Batini (ITA), 5. Mohamed (Hun), 6. Ivanova (Rus), 7. Harvey (Can), 8. Jelinska (Pol).
9. Di Francisca (ITA), 12. Vezzali (ITA), 16. Teo (ITA), 21. Volpi (ITA), 45. Cipriani (ITA), 50. De Costanzo (ITA), 51. Monaco (ITA),  62. Erba (ITA), 76. Vardaro (ITA), 127. Cini (ITA).