Tutto finisce. Niente è per sempre. Anche la più grande Fiorettista azzurra conclude la sua carriera e la cosa ci lascia un senso di amarezza. Anche una “Highlander” come Valentina Vezzali deve abbandonare la pedana. Ci sembra incredibile che lei oggi dica basta e concluda una attività schermistica a dir poco leggendaria. L’atleta donna più vincente dello sport italiano di sempre con 6 medaglie d’oro olimpiche, tra individuali e a squadre, 17 mondiali, 13 europee e molte molte altre. In altre discipline si ritirerebbero magliette, ma qui non ci sono numeri, soltanto il nome dietro la schiena. Tante battaglie, tantissime vittorie, trionfi e il podio più alto per questa eterna ragazza di Jesi, piccola e magra con dei grandi occhi verdi, ma dotata di una grinta al di fuori del normale. Quasi una super eroina, capace di recuperi miracolosi, come a Londra 2012 in una medaglia insperata ottenuta rimontando tante stoccate in pochissimi secondi. Per lei l’impossibile non esiste e niente di meglio di una caparbietà invulnerabile per poter vincere, essere competitive in ogni occasione e per sovvertire pronostici e stendere avversarie. Veloce, implacabile (tanto da essere soprannominata “Nikita” ad inizio carriera), Valentina ha rappresentato l’orgoglio di essere, come quello di indossare l’uniforme della Polizia di Stato, di essere Jesina, e di condurre una vita tranquilla, concedendo poco allo “Star system”, vivendo da moglie felice e da madre orgogliosa. La pedana è stata la sua vita e la sua passione e ci sembrerà strano non vederla pronta ad abbassarsi la maschera ed attendere il segnale dell’arbitro. Ovviamente è un capitolo della vita che si chiude, lasciando spazio ad un altro, magari in ambiti politici come già sta accadendo, ma crediamo sempre con un occhio sulla sua Scherma, e il Fioretto di cui è stata interprete mirabile. “Chapeau” Valentina, e grazie infinite.
Gianluca Guarnieri
(Foto di Augusto Bizzi)